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de “L’Agglomerato”
Se fossimo nuvole, evaporate
Se fossimo pensieri, dispersi
Se fossimo fantasmi, dimenticati
Ma siamo Uomini
Mentre guardo ipnotizzato le luci rosse lampeggianti della torre di cristallo corrono le immagini dentro i miei occhi; rivivo tutto. Le prime notizie, le prime chiusure, ansia, panico, incertezza. Nella stanza l’odore acre di una cucina sporca, le labbra piccanti dopo un altro sorso di Glen. Cosa è rimasto dentro di me, dopo che tutto è stato sottratto. Ora come ora solo ricordi, tristezza , nostalgia. Scorro con compulsione le immagini sul pad delle mie estati passate, cerco in quei sorrisi qualcosa a cui aggrapparmi, qualcosa che possa sollevare il mio istante presente. Chiuso in una crisalide mediatica provo a cercare qualcuno in chat con cui parlare, ma vado oltre, il muro di solitudine è troppo forte da abbattere. Rivedo quelle luci rosse delle antenne, ipnotiche.
Siamo uomini, siamo soli.